Nel Pranic Healing insegnato dal suo fondatore Master Choa Kok Sui ci sono tre principi basilari. In generale possiamo considerare che:
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L’energia segue il pensiero: ogni manifestazione energetica emanata dall’uomo utilizza principalmente il pensiero per inviarla o riceverla, proprio come accade in una ricetrasmittente. Se pensiamo di caricare un cristallo di energia pranica viola, immediatamente questo tipo di energia inizia ad avvolgere il cristallo. Ciò vale per ogni altra esperienza umana. Possiamo inviare energia positiva con il pensiero verso una persona di nostra conoscenza, oppure al contrario inviare energia negativa. Il teosofo e chiaroveggente Charles Leadbeater descriveva il pensiero come onde che si propagano nell’etere mentale: più è forte e chiaro il pensiero, più l’energia che viaggia è intensa.
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L’energia pranica viaggia a lunga distanza: se il pensiero guida l’energia pranica, allora non esiste limite di distanza per inviare o ricevere tale energia sottile. Se voglio inviare energia viola a chakra di una persona che si trova a mille chilometri, è sufficiente pensarla e mettere la chiara intenzione di inviare a distanza l’energia pranica viola. Immediatamente arriverà a destinazione. Su questo principio è possibile effettuare trattamenti di Pranic Healing a distanza.
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L’energia pranica è colorata: ogni flusso di energia pranica può contenere un colore che è richiamato (o potremmo anche dire “attivato”) dal pensiero. Esiste un prana rosso, bianco, blu, verde, arancio, viola… e ogni colore “pranico” può essere utilizzato per uno scopo specifico.
La Fondazione Summa organizza corsi di Pranic Healing tenuti dai principali istruttori formati da Francesca Angrisano, dal 1993 allieva diretta di Master Choa Kok Sui, ideatore di tale disciplina presente in oltre 150 Paesi del mondo. Per ricevere maggiori informazioni andate nella pagina CONTATTI e inviate una email.